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Territori

Sul territorio l’uomo delinea ripartizioni sempre nuove conseguenti alle vicende politiche e alle strategie diplomatiche che influiscono sulla vita di chi li abita e di chi li percorre, offrono continui pretesti di contese e rivendicazioni e generano nuovi conflitti. Dei cambiamenti dei confini sul territorio sono testimoni preziosi sia la cartografia che la documentazione che deriva dagli accordi stipulati fra i Paesi belligeranti così come quella di speciali commissioni costituite per l’esame di queste tematiche.
Fra i diversi archivi conservati presso l’ Istituto archivistico, la ricerca su questo tema è stata incentrata in particolare sulle serie Confini del Litorale (1753-1911) e Direzione delle fabbriche, Archivio piani (1754-1869) appartenenti al Governo e alla Luogotenenza del Litorale in Trieste, massime autorità locali dell’amministrazione austriaca.
Sono stati reperiti documenti che testimoniano l’introduzione di nuove normative a seguito del cambio dei governi e le conseguenti modifiche delle ripartizioni amministrative, dei confini doganali, delle acque territoriali e dei provvedimenti sanitari per “costruire muri” di difesa del territorio.
Per il Novecento è stata consultata e individuata documentazione appartenente non ad archivi propriamente “tecnici” ma a quelli politico amministrativi del Governatorato e Commissariato della Venezia Giulia (1918-1922), della Prefettura di Trieste (1923-1954), del Commissariato generale del governo per il territorio di Trieste (1954-1991).
Testimonianze, per così dire trasversali a quelle degli apparati pubblici tecnici ed amministrativi, sono quelle prodotte dall’archivio privato di una signoria con privilegi di stampo feudale, Della Torre e Tasso (1281-sec.XX), e quelle offerte dall’archivio Scipio Slataper (1905-1915), documentazione che per l’evidente diversità dei produttori offre lo spunto per riflettere sulla molteplicità dei contenuti e di possibili approcci alle fonti.

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