I beni abbandonati
Le testimonianze esposte fanno luce sulla situazione che si crea a Trieste all’inizio della guerra: i regnicoli, rimpatriati o internati dalle autorità austriache, abbandonano i loro appartamenti quasi completamente arredati – nella speranza di farvi ritorno dopo pochi mesi e recuperare così le loro proprietà – e ne incaricano della sorveglianza i parenti rimasti in città o i vicini di casa. Il destino delle cose è però generalmente segnato: anche quando sono il riflesso di una misera condizione sociale, o comunque non particolarmente agiata, i beni abbandonati non riescono a sottrarsi ai furti e alle requisizioni di guerra, e il grave disagio in cui si ritrovano i regnicoli al ritorno dall’internamento dà vita a rivendicazioni e richieste di risarcimenti, non sempre corrisposte dalle autorità incaricate.