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martedì 22 giugno 1915

Gli italiani non trasportano i loro morti: "indosso a un soldato caduto si è trovato l'ordine del giorno riservato n. 1939 dell'8 giugno del Comando di zona nella Carnia, con il quale i Comandi subordinati sono informati che per "ragioni d'ordine morale ben comprensibili" il Governo italiano ha proibito assolutamente ogni rimpatrio di cadaveri di caduti italiani nell'interno del Regno": così dal Quartiere di guerra di Vienna.
Elefanti e rinoceronti in guerra: un ufficiale italiano, a detta del «Giornale d'Italia», propone di inviare al fronte gli elefanti e i rinoceronti dello zoo di Roma per sfondare i reticolati metallici.
Un giornale greco contro gli italiani: il giornale «Esperini» scrive che si festeggerà il giorno della presa di Milano da parte degli austriaci, perché tutti i greci capiscano che gli italiani sono nemici dell'ellenismo e i più pericolosi.
Il "dominio" austro-ungarico nell'Adriatico: la stampa italiana mette in secondo piano gli attacchi della flotta imperial-regia alle coste italiane (in realtà la flotta austro-ungarica è bloccato proprio nell'Adriatico, all'altezza del Canale di Otranto, dal blocco navale impostole dalle flotte dell'Intesa), in un mare, l'Adriatico in cui le flotte italiana, inglese e francese pare non esistano (la stessa Italia agirà contro il naviglio nemico principalmente attraverso azioni di sabotaggio con incursori).

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