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28 marzo 1944- Deportazione dall’Ospedale psichiatrico di Trieste

Il 28 marzo 1944 un drappello delle S.S. si presenta nei locali della Direzione dell’Ospedale psichiatrico di Trieste “esigendo la consegna immediata di tutti indistintamente gli ebrei ricoverati all’Ospedale Psichiatrico ed all’Ospedale dei Cronici, di cui tre giorni addietro ci era stato richiesto l’elenco nominativo. I militi delle S.S. prelevarono dai padiglioni complessivamente 37 malati e precisamente 24 dall’Ospedale Psichiatrico Provinciale e 13 dall’Ospedale dei Cronici […]”.
 
La nota con cui il direttore dell’Ospedale psichiatrico informa la Prefettura di Trieste termina in questo modo: “Gli ammalati vennero fatti salire su un’autocorriera, che partì alle ore 16 per ignota destinazione. Due ammalati cronici molto gravi, al punto da non poter stare seduti, furono collocati nell’autocorriera a terra. Alla richiesta dello scrivente di esibire un ordine scritto a giustificazione di quanto avveniva, fu risposto dal comandante del drappello, che non era il caso di fare delle obiezioni, giacchè egli agiva in esecuzione di precisi ordini impartitigli dalle autorità superiori”.
 
Sulle cartelle cliniche conservate nel fondo dell’Ospedale psichiatrico presso l’Archivio di Stato di Trieste è riportata l’annotazione: “Dimissione: il dì 28/03/1944. Modalità: Prelevato manu militari da formazioni delle SS. parte per destinazione ignota”.
 
Trasportati alla Risiera di San Sabba, i 37 degenti sono inviati, il giorno successivo, ad Auschwitz da dove nessuno tornò.
 
ASTS, Prefettura di Trieste, Gabinetto, b. 468
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