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Notificazione dal Magistrato civico sulla vaccinazione contro il vaiolo

Luogo e data: Trieste, 10 settembre 1885

Collocazione: ASTS, Scuole popolari dell’altipiano triestino, Civica Scuola Popolare di Cattinara – Trieste b. 1, f. C, n.32469

Il fondo delle Scuole popolari dell’altipiano triestino (1828-1961) conserva una serie di interessanti documenti che fotografano l’evoluzione del quadro epidemiologico della diffusione del vaiolo fra 1884 e 1885, nell’allora Provincia di Trieste dell’Impero Austro-Ungarico.

Fra i documenti degli anni scolastici 1883/1884, 1884/1885 e 1885/1886 della Civica Scuola Popolare di Cattinara in un documento del Magistrato Civico, datato 20 maggio 1884, indirizzato alla Reggenza della Scuola, viene argomentato in merito alla non obbligatorietà legale della vaccinazione o rivaccinazione per l’ammissione a scuola, come stabilito dalla locale Luogotenenza. Viene infatti spiegato che […] senza ledere il principio della obbligatorietà dell’istruzione ad uno scolaro non si può rifiutare l’ammissione alla scuola solamente perché non fu vaccinato in riflesso che la legislazione scolastica non annovera tale motivo di esclusione. La Luogotenenza lasciava tuttavia libero il Magistrato di influire affinché dell’utilissimo efficace mezzo profilattico venga fatto spontaneamente largo uso, organizzando campagne vaccinali all’interno delle singole scuole. Il Magistrato civico comunicava altresì l’impossibilità di organizzare sessioni vaccinali ad hoc, se non nelle scuole cittadine, ma invitava […] a rappresentare agli allievi della scuola il sommo vantaggio dell’innesto […] e a far […] fruire la scolaresca nel maggior numero possibile del provvedimento altamente igienico nei modi che son dati dalle circostanze (Scuole popolari dell’altipiano triestino, Civica Scuola Popolare di Cattinara – Trieste b. 1, f. C, n.16280).

Il documento, datato 2 dicembre 1884, mostra come l’esordio di un’epidemia di vaiolo costringa ad un brusco cambio di rotta il sistema scolastico in merito all’obbligatorietà e non alla mera opportunità delle vaccinazioni. Nella notificazione, con incredibile modernità, si afferma che la vaccinazione e la rivaccinazione se praticate su larghissima scala […], sono da ritenersi il più efficace mezzo per arrestare nel deleterio suo corso la dominante epidemia. E continua […] Sotto tale aspetto la vaccinazione generale più che una misura di opportunità diviene un bisogno ed un dovere cittadino (Scuole popolari dell’altipiano triestino, Civica Scuola Popolare di Cattinara – Trieste b. 1, f. C, n.41727).

La nuova notificazione del Magistrato civico del 10 settembre 1885, in occasione della riapertura delle scuole, ci testimonia il perdurare dell’epidemia di vaiolo e le misure adottate per contenerla anche per l’anno scolastico 1885/1886: senza l’attestato della vaccinazione o della rivaccinazione potranno venire accettati alla scuola solamente quegli allievi che mediante certificato medico […] proveranno o di non aver potuto o di non poter subire la vaccinazione o la rivaccinazione a causa di malattia cronica o costituzionale, o di aver superato da lungo o da breve tempo il vajuolo.

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