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Lettera inviata da Massimo Anzil a Fulvio Suvich, per ottenerne l’interessamento nella pratica di risarcimento dei danni di guerra

Luogo e data: Volosca, 13 febbraio 1926

Collocazione: ASTS, Intendenza di finanza, Danni di guerra, A, fasc. 215

Le strategie per ottenere il risarcimento passano attraverso richieste di appoggi inviate a istituzioni e personalità politiche: anche Anzil, nato a Tarcento nel 1880 e residente a Laurana (Istria) dal 1903, tenta questa strada e si rivolge a Suvich, noto rappresentante dell’irredentismo giuliano, già deputato nelle file nazionaliste nel 1921, poi sottosegretario alle finanze e in seguito agli affari esteri. Appaltatore di lavori in muratura con diversi operai alle proprie dipendenze e crediti da riscuotere, Anzil non varca il confine in prossimità dello scoppio della guerra perché preferisce continuare a gestire la propria attività. Viene arrestato nel maggio del 1915 e internato a Katzenau dove sarà raggiunto dalla famiglia (moglie e quattro figli), poi rimpatriata nel gennaio 1916

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