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venerdì 10 settembre 1915

“Il Governo italiano (…) può mandare al macello la gioventù, ma non può proibire al Papa di affaticarsi per l'idea della pace”: Polemica contro il Governo italiano da parte dei cattolici per l'eccessiva censura a cui è sottoposto l'”Osservatore romano”.
Ricreatori comunali a Trieste: I ricreatori a Trieste sono frequentati da oltre 4000 ragazzi e, in tempi di guerra, hanno subito significative trasformazioni: in particolare si occupano dell'addestramento fisico e morale dei ragazzi e danno loro un'educazione preminentemente patriottica.
Vino annacquato nelle osterie della città: Negli ultimi mesi si è diffusa in città la cattiva abitudine da parte dei venditori di vino di annacquare lo stesso con aggiunta di acqua, alcool, acido tartarico, zucchero e coloranti. L'Autorità comunale e il Commissario delle cantine, che eserciteranno una stretta vigilanza, invitano i cittadini a segnalare casi sospetti.
Influssi della guerra sul mercato internazionale della seta greggia: Tra il 1913 e il 1914 la produzione di seta greggia si è ridotta di circa un milione di chili e, come comunica la Camera di commercio di Zurigo, il prezzo della seta italiana è sceso, con lo scoppio della guerra, di 10 Franchi. Anche l'importazione dal Giappone nella seconda metà del 1914 è scesa del 70%.

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