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Maggio 2023 – Statuto della lega protezione operatori, assistenti cinematografici ed affini

Nell’Archivio di Stato di Trieste si conserva ricca documentazione relativa all’attività dei primi cinematografi presenti in città in quell’arco cronologico che corrisponde di fatto alla fine dell’amministrazione austriaca a Trieste (1896-1918). Lo sviluppo della cinematografia a Trieste, dapprima con proiezioni fotografiche animate già nel 1896, anche a carattere ambulante, poi con i primi cinematografi stabili a partire dal 1905, può essere indagato per mezzo della stampa locale, che sui quotidiani pubblicizzava locali e proiezioni, ma anche attraverso i fondi archivistici. Fra questi sono da ricordare i fondi della Luogotenenza del Litorale in Trieste, che conserva licenze e autorizzazioni all’esercizio della professione da parte delle autorità austriache, della i.r. Direzione di Polizia, che esercitava controlli sull’attività ed era chiamata a regolamentare l’ordine pubblico, e del Tribunale commerciale marittimo, che conserva i fascicoli delle ditte impegnate nell’industria cinematografica a vario titolo.

Fra i molti documenti conservati interessantissimo è lo Statuto della Lega protezione operatori, assistenti cinematografici ed affini, datato Trieste, 1910: all’art. I viene specificato che la Società aveva sede a Trieste ma estendeva la sua attività a tutto il Litorale austriaco. Nel fondo archivistico della i.r. Luogotenenza del Litorale in Trieste sono infatti conservate licenze per i cinematografi di Gorizia, Pola, Abbazia, ecc.

Nell’art. IV si specifica che la lega comprendeva tutti coloro che erano occupati nei cinematografi quali operatori, assistenti, macchinisti ai motori, pianisti e bigliettai, a testimonianza di una necessità di diverse professionalità impiegate nel settore e del fatto che ci troviamo ancora in un momento della storia del cinema in cui il sonoro andava integrato con professionisti che suonassero dal vivo.

La necessità da parte dei lavoratori dei cinematografi di associarsi, anche con lo scopo di creare di fatto una cassa malati e un soccorso in caso di mancanza di lavoro, rivela di fatto quanto fosse sviluppata all’epoca la rete cinematografica e la relativa industria a Trieste, centro molto importante per questo settore.

(Archivio di Stato di Trieste, Direzione di Polizia, Società, f. 531).

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