Dettagli della mostra
L’ idea di una mostra documentaria sul porto della città, voluta e avviata in stretta collaborazione dall’Archivio di Stato di Trieste, dalla Biblioteca statale di Trieste e dalla Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia, era nata già da un anno. L’ intento era quello di porre l’attenzione sugli anni 1860-1960, quindi su di un periodo intorno al quale meno si erano concentrate le diverse iniziative di valorizzazione e studio promosse sinora da diversi enti. La realizzazione dell’iniziativa è stata resa possibile grazie al fi nanziamento che la Direzione generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con grande sensibilità, ha subito concesso, accogliendo la proposta presentata dall’Archivio di Stato di Trieste. E’ stato così possibile giungere a predisporre una mostra di ampio respiro e una pubblicazione che, oltre al catalogo della documentazione che viene esposta, raccoglie alcuni saggi di inquadramento generale di carattere economico, storico e tecnico sui diversi aspetti dell’evoluzione delle strutture portuali di Trieste, della vita economica che vi si svolgeva attorno e dei cantieri e dei navigli che dal porto partivano e nel porto arrivavano. Si tratta dei competenti interventi di Giovanni Panjek, Giulio Mellinato, Valerio Staccioli e Antonella Caroli, supportati dalle statistiche elaborate sotto l’aspetto grafi co da Marcello Scrignar, oltre che dalla bibliografi a che si deve a Milena Giammattei. La ricerca condotta nei fondi conservati presso l’Archivio di Stato di Trieste ha dato un risultato tanto ampio da porre in seria diffi coltà chi ha dovuto effettuare la necessaria individuazione di quella piccola parte di documenti che avrebbero trovato posto nella mostra e quindi nel catalogo. Analogo problema hanno posto gli archivi non statali. Renata Da Nova della Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia, che ha seguito questa parte della mostra, ha dovuto obbligatoriamente, e con dispiacere, escludere per motvi di spazio una gran quantità di documentazione che pure si presentava di notevole interesse. Pronta e fattiva collaborazione è stata offerta dagli Enti contattati: l’Autorità portuale di Trieste, l’Archivio generale del Comune di Trieste, i Civici Musei di storia ed arte di Trieste, l’Istituto “LivioSaranz” e l’Archivio storico delle Assicurazioni Generali. L’ ampia bibliografi a, curata da Milena Giammattei, ha inoltre consentito di affi ancare, come spesso accade, beni archivistici e beni librari. Uno complemento dell’altro e ambedue strumenti indispensabili di ogni ricerca. La mostra è completata dai modelli di navi prestati dal Civico Museo del mare di Trieste e dall’Associazione marinara Aldebaran. Si tratta di pezzi di straordinario interesse tecnico e di grande suggestione per tutti. E’ inevitabile che un’iniziativa di questo genere non possa mai dirsi esaustiva
Prefazione
per argomenti tanto ampi e complessi! Può solo limitarsi a suggerire spunti di approfondimento agli studiosi interessati e presentare ai visitatori almeno le suggestioni di un’epoca e della sua realtà . Piace mettere qui in risalto anche come Istituti ed Enti diversi abbiano saputo collaborare in perfetta armonia, con grande disponibilità, competenza ed entusiasmo. Ci si augura che questa collaborazione possa continuare anche in futuro a dare buoni frutti per la nostra città. Si ringraziano, infi ne, le Assicurazioni Generali che non mancano mai di dare il loro concreto supporto alle iniziative culturali triestine.