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L’Archivio di Stato di Trieste è da anni impegnato in una significativa attività di digitalizzazione del proprio patrimonio documentario. Personale qualificato e attrezzature specifiche sono fattori indispensabili che hanno consentito – e consentono tuttora – di procedere a progetti specifici tesi alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali.

Si segnalano i più importanti progetti di digitalizzazione di questo Archivio di Stato:

Stato civile della provincia di Trieste – Portale Antenati
L’Archivio di Stato di Trieste partecipa al progetto di digitalizzazione delle fonti di Stato civile, nell’ambito della convenzione stipulata nel 2011 tra la Direzione generale archivi e FamilySearch.
Nel corso del 2016 è iniziata la digitalizzazione della serie dello Stato civile del Tribunale di Trieste, progetto che prevede la pubblicazione on line delle immagini nel portale degli Antenati e del relativo inventario nel sistema informativo dell’Archivio di Stato di Trieste.
Referente: Antonietta Colombatti

Progetto Arcus per la valorizzazione delle fonti della seconda guerra mondiale connesse con gli eventi della Resistenza
Nel corso del 2015 è stato accordato all’Archivio di Stato di Trieste un finanziamento per un progetto sulle fonti della Resistenza che prevede la digitalizzazione e l’inventariazione delle seguenti serie documentarie: Registri matricola e rubriche della Casa circondariale di Trieste, per gli anni 1938-1946; fascicoli di deportati civili e militari della Prefettura di Trieste, con le richieste di attestazioni comprovanti la deportazione subita in vista dell’ottenimento di un indennizzo da parte della Repubblica federale di Germania (ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1963 n. 2043); ruoli matricolari per le classi di leva 1915-1923.
Eventuali bandi per la selezione del personale da incaricare per la fase di inventariazione saranno resi pubblici nella pagina dei Consulenti e collaboratori.
Referente: Liliana Bagalà

Digitalizzazione delle fonti sulla deistituzionalizzazione
Nel 2015 è stata firmata una convenzione tra Università degli studi di Trieste, Provincia di Trieste, Comune di Trieste, Azienda sanitaria locale n. 1 triestina e Archivio di Stato di Trieste tesa al recupero della memoria e alla digitalizzazione delle fonti attinenti all’esperienza di Franco Basaglia nel territorio regionale. In particolare, l’Archivio di Stato di Trieste ha messo a disposizione alcune annate de Il Piccolo, che sono state digitalizzate con le attrezzature dell’Istituto da personale incaricato dall’Università di Trieste, e ha fornito attività di consulenza per la selezione del materiale da digitalizzare (serie della Corrispondenza del fondo Ospedale psichiatrico provinciale di Trieste), indicando le opportune modalità di inventariazione.
Referente: Cinzia Cannarella

500 giovani per la cultura
Nel corso del 2015-2016, a seguito di procedura concorsuale pubblica prevista del decreto direttoriale del 6 dicembre 2013, due giovani laureati hanno svolto presso l’Archivio di Stato di Trieste attività di digitalizzazione nel fondo del Consolato generale d’Italia.
È stata creata una banca dati, attualmente disponibile presso la Sala di studio e in fase di costante aggiornamento, contenente le informazioni anagrafiche dei regnicoli di Trieste desunte dal Registri dei nazionali. Allo stato attuale del lavoro, è stato completato l’inserimento dei dati per il Registro degli anni 1868-1882; implementazioni successive saranno rese note in questa pagina.
Referente: Antonietta Colombatti

Progetto Grande Guerra: Rassegna stampa di 100 anni fa ; Schede degli internati di Katzenau
A partire dal giugno 2014 l’Archivio di Stato di Trieste, con un consistente sforzo di personale interno e collaboratori di vario tipo (tirocinanti, giovani per la cultura, studenti della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, giornalisti liberi professionisti), sta pubblicando on line una rassegna stampa di tre quotidiani locali in lingua italiana e tedesca (L’Osservatore triestino, il Triester Tagblatt e il Triester Zeitung), riferiti al giorno di uscita del giornale cento anni prima ed affiancati da testate austriache (Wiener Zeitung) e italiane (Il Resto del Carlino). Il centenario della Grande Guerra – vissuto a Trieste un anno prima rispetto alle celebrazioni nazionali ufficiali, per le note vicende istituzionali di appartenenza del territorio giuliano all’Impero asburgico fino al 1918 – è stato infatti occasione per progettare tale modalità di valorizzazione e di fruizione delle fonti conservate: un approccio alle notizie che consentisse un confronto tra più punti di vista – e tra punti di vista contrapposti – è sembrato particolarmente proficuo anche in funzione della loro utilizzazione da parte di scuole e associazioni culturali.
Le Schede degli internati di Katzenau, invece, sono state digitalizzate nel corso del 2015 ed inserite in un database, il cui riversamento nel sistema informativo dell’Archivio di Stato è in corso di definizione.
Referenti: Chiara Artico e Carmelo Bianco per la Rassegna stampa (progettazione di Marcello Scrignar); Antonietta Colombatti per le Schede degli internati di Katzenau

Documenti relativi alla persecuzione nazifascista dei cittadini ebrei durante gli anni 1938-1945
Nel corso del 2005, a seguito di convenzione tra l’United States Holocaust Memoriale Council ad its Museum di Washington e l’Ufficio centrale per i beni archivistici, l’Archivio di Stato di Trieste ha individuato i documenti conservati nei propri fondi e serie archivistiche, relativi alle persecuzioni contro gli ebrei negli anni delle persecuzioni razziali e della seconda guerra mondiale. I microfilm sono stati digitalizzati, come da convenzione con il Memorial de la Shoah di Parigi.
Referente: Chiara Artico

Catasto e fonti tavolari
Il sito dei Catasti dell’Archivio di Stato di Trieste accoglie un imponente insieme di fonti catastali e cartografiche, di natura e origine diversa, acquisite digitalmente a partire dagli anni 2000: è un progetto in via di evoluzione e di accrescimento progressivo, aperto ad accogliere elementi diversi che compongono il ricco e complesso mosaico delle fonti catastali di un ampio territorio dipendente da Trieste, sede dell’amministrazione centrale del Litorale.
I dati sono gestiti dal software Divenire, di proprietà dell’Amministrazione archivistica, per la messa in rete di immagini ad altissima risoluzione, e in parallelo dal software per la comunicazione di descrizioni archivistiche AriannaWeb. Immagini e descrizioni confluiscono inoltre nel Portale dei territori, promosso congiuntamente nel 2010 dai due Archivi di Stato capofila Milano e Trieste, gestito dalla Direzione generale Archivi e, dall’inizio del 2015, dall’Istituto centrale per gli Archivi.
Referente: Marcello Scrignar

Altri fondi o serie
Per esigenze di conservazione, sono stati inoltri digitalizzati i seguenti fondi o serie:

Antonio Luksich
Tra il 2014 e il 2015 sono stati restaurati, riordinati e digitalizzati i giornali raccolti da Luksich nel corso della sua attività. Il restauro è stato realizzato nel 2015 durante lo svolgimento di un tirocinio formativo e di orientamento per 150 giovani effettuato presso la Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia.
E’ stata inoltre digitalizzata la corrispondenza.

Romano Barocchi
Il progetto ha previsto la digitalizzazione dell’intero fondo (corrispondenza, foto, progetti) tra il 2013 e il 2014.

Toppo-Greenham
I diari di Fanny Toppo e la corrispondenza familiare sono stati interamente digitalizzati nel 2013.

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