martedì 23 maggio 1916
La sconfitta degli italiani si fa sempre più grande: L'Italia, oltre alle perdite territoriali citate nell'articolo, ha subito grandi perdite di soldati. Dall'inizio dell'offensiva si sono contati 23.883 prigionieri, fra i quali 482 ufficiali.
Ordine del giorno dell'Arciduca Federico alle truppe del fronte sud-ovest: L'ordine è volto a motivare i soldati perché continuino a combattere e liberino il proprio paese dagli invasori. L'arciduca, citando i vari combattimenti, diede riconoscimento alla difesa austro-ungarica che si fece valere nonostante gli attacchi italiani. L'Italia, inoltre, viene accusata di essere causa del prolungarsi della guerra.
Critica francese al Comando italiano: La notizia dei successi austro-ungarici nel Tirolo meridionale scatenò varie polemiche. Una di queste viene dalla Francia, che riteneva che gli alleati italiani fossero più forti e avrebbero resistito più tempo sui monti.
Sui teatri di guerra della Germania: A oriente di Nieuport una nostra pattuglia di fanteria marina penetrò nelle trincee francesi distruggendo le opere di difesa del nemico. A sud-ovest di Givenchy e a Gohelle si presero parecchie linee della posizione inglese. A sinistra della Mosa le nostre truppe presero d'assalto le posizioni francesi e le mantennero contro ripetuti contrattacchi nemici. A destra della Mosa l'attività di artiglierie di entrambe le parti fu di straordinaria violenza.
Il 23 maggio: È passato un anno dalla dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria. L'Italia viene presentata come traditrice della lunga alleanza che legava i due popoli. L'articolo rileva come la dichiarazione non abbia portato all'Italia grandi benefici, ma anzi solo terribili sconfitte. L'Austria-Ungheria invece festeggia questo solenne anniversario invitando i cittadini a essere ancora più uniti.